I fedeli (.) hanno il diritto e talvolta anche il dovere di manifestare ai Sacri Pastori il loro pensiero su ciò che riguarda il bene della Chiesa e di renderlo noto agli altri fedeli." (Codice di Diritto Canonico, can. 212, §2-3)

"Sia la comunicazione all'interno della comunità ecclesiale che quella della Chiesa con il mondo richiedono trasparenza (.) per promuovere nella comunità cristiana un'opinione pubblica rettamente informata e capace di discernimento" (S.S. Giovanni Paolo II, Lett. Apostolica "Il rapido sviluppo" 24.1.05 n.12)

8. É impossibile sottrarsi alla Verita

05.06.2011

La Verità si manifesta inesorabilmente, nonostante ci siano ancora uomini che tentano di allontanarla e di calpestarla. 
Questi uomini non dimostrano paura, né danno segno di turbamento di fronte alla condanna di un innocente e allo scandalo creato a tanti fedeli che conoscono le vicende vergognose del complotto ordito contro di lui.


7. La vendetta degli uomini contro Dio Vita

05.06.2011

S.E. Mons. Eduardo Davino, per dare spessore alle deposizioni delle "due testi fondamentali" - Alessia Zimei e Gabriella Parisse - si appella alla "parola" e alla "testimonianza" di S.E. Mons. Giuseppe Molinari


6. L'ultimo atto di un processo-farsa

03.12.2011

S.E. Mons. Eduardo Davino, per dare spessore alle deposizioni delle "due testi fondamentali" - Alessia Zimei e Gabriella Parisse - si appella alla "parola" e alla "testimonianza" di S.E. Mons. Giuseppe Molinari


5. Processo farsa: una sentenza gia decisa

01.25.2011

Dopo la piena assoluzione nel primo processo ecclesiastico, il Tribunale di seconda istanza ha chiaramente mostrato sin dall'inizio la sua volonta preconcetta di condannare Padre Andrea D'Ascanio e di salvare ad ogni costo la figura di S.E. Mons. Giuseppe Molinari, Arcivescovo di L'Aquila, dichiarato nella prima sentenza assolutoria l'artefice e il regista del processo stesso.


4. I due volti della Giustizia Ecclesiale

11.08.2010

Il processo di primo grado: dopo un esame lungo, profondo, minuzioso e oggettivo, durato circa cinque anni, il Processo si è concluso - come da Sentenza di Primo Grado del 16 aprile 2002 pubblicata il 27 settembre 2002 - con l’assoluzione per tutti i delitti in quanto non è stata raggiunta la certezza morale della colpevolezza del Padre Andrea neppure per uno solo dei capi di accusa, perché i fatti non sussistono o non risultano provati.

Il processo di secondo grado: lo stesso organo giudiziario della Congregazione per la Dottrina della Fede, con l’intervento dei massimi esponenti del dicastero, presenta a se stesso l’appello per procedere ad un nuovo giudizio la cui sentenza è “definitiva, inappellabile e immediatamente esecutiva”, negando il legittimo diritto a ricorrere all’organo superiore della Segnatura Apostolica. Una procedura giuridicamente, moralmente ed eticamente sorprendente e inspiegabile.


3. Don Gabriele Nanni, l'Esorcista

09.13.2010

«Gabriele Nanni ha fatto scopo della sua vita distruggere Padre Andrea e l'Armata Bianca»
(L'Arcivescovo Mario Peressin a mons. Piero Vergari)

Dalla sentenza assolutoria di Padre Andrea D'Ascanio del primo processo ecclesiastico:
"Dagli atti e da quanto e stato dimostrato (can. 1608 §2) Don Gabriele Nanni puó essere ritenuto fra gli orditori del complotto contro il P. Andrea D'Ascanio, motivo per il quale (evitare un possibile spergiuro) il Presidente - Istruttore non gli chiese di emettere il giuramento «de veritate dicenda» (di dire la veritá)"


2. Un processo programmato

08.08.2010

Il 9 giugno 1998, tre giorni dopo la sua nomina ufficiale ad arcivescovo dell'Aquila, S.E. Mons. Giuseppe Molinari convoca in Curia il cappuccino Padre Andrea D'Ascanio e gli consegna un plico della Congregazione per la Dottrina della Fede, ex Sant'Uffizio, con il quale viene ufficialmente indetto un pesante processo a suo carico.

Il Comitato Internazionale pro Padre Andrea D'Ascanio ne ha ricostruito l'iter del quale offre una sintesi stralciando alcuni brani dagli Atti processuali.

1. E' l'ora della Verità

07.16.2010

Padre Andrea D'Ascanio - animatore del Movimento Ecclesiale "Armata Bianca della Madonna" finalizzato alla protezione della Vita nascente ed alla formazione della prima infanzia - è stato impedito da un provvedimento della Congregazione per la Dottrina della Fede (Dipartimento della Curia Romana) di esercitare il suo ministero (tranne la celebrazione della Messa in privato) e di continuare ad essere l'assistente spirituale di detto Movimento Armata Bianca, che conserva la sua identità approvata dal defunto Arcivescovo di L'Aquila Mons. Mario Peressin e da molti altri Vescovi.

Per la difesa della verità è sorto un Comitato internazionale pro Padre Andrea D'Ascanio i cui componenti hanno inutilmente presentato istanze per conoscere i reali motivi sottesi al menzionato provvedimento.

A fronte di questo silenzio, ed avendo avuto la disponibilità della documentazione perché resa di pubblico dominio, intendono fare uso di tale documentazione perché l'apostolato svolto da Padre Andrea rimanga non contraddetto nella mente e nel cuore di coloro che ne hanno beneficiato.

Questo essi vogliono fare con animo grato a Dio per aver dato la possibilità a questo umile frate cappuccino di essere missionario dell'Amore di Gesù e di Maria verso i piccoli, che soprattutto in questi momenti patiscono ogni forma di violenza fisica e morale.